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Cose da Saper prima di visitare l'Oasi di Siwa
Nascoste nel deserto occidentale egiziano, le oasi di Siwa rappresentano uno dei luoghi più affascinanti e misteriosi dell’intero Nord Africa.
Questo remoto paradiso, dove Alessandro Magno una volta cercò le risposte dell’Oracolo di Amon, continuerà a incantarti con la sua straordinaria miscela di storia millenaria e cultura berbera.
Le oasi di Siwa non sono solo un’oasi nel senso tradizionale, ma un vero e proprio tesoro di tradizioni ancestrali, architettura unica e rituali antichi che sopravvivono ancora oggi.
Dalle mura di fango della fortezza di Shali alle tombe scavate nella roccia della Montagna dei Morti, ogni angolo ti racconterà una storia diversa.
In questa guida completa, puoi scoprire tutti gli aspetti più affascinanti di questo luogo incantevole: dalla sua ricca storia millenaria ai siti archeologici imperdibili, dalle tradizioni berbere ancora vive alle celebrazioni locali che animano l’oasi durante tutto l’anno.
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Le oasi di Siwa rappresentano molto più di una semplice destinazione turistica - sono un tesoro vivente dove storia millenaria, tradizioni berbere e cultura locale si fondono in un’esperienza unica.
Questo angolo remoto dell’Egitto custodisce un patrimonio straordinario, dai misteriosi templi antichi alle tecniche artigianali tramandate attraverso generazioni.
La tua visita alle oasi di Siwa ti permette di scoprire un mondo dove le tradizioni ancestrali non sono semplici ricordi del passato, ma parte integrante della vita quotidiana.
Dai festival tradizionali agli oggetti artigianali, ogni elemento racconta una storia profonda e autentica che continua a vivere attraverso la sua gente.
Questo luogo magico, dove Alessandro Magno cercò le risposte dell'Oracolo, attende di svelare i suoi segreti anche a te.
Pianifica il tuo viaggio considerando il calendario delle festività locali - la magia di Siwa si rivela pienamente quando puoi immergerti nelle sue celebrazioni più significative.
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#1.Storia Millenaria dell’Oasi
La storia millenaria delle oasi di Siwa affonda le sue radici nel periodo Neolitico, testimoniando un’eredità che attraversa millenni di civiltà e culture.
Dalle origini all’epoca faraonica
Le prime tracce di insediamenti umani nelle oasi di Siwa rivelano una storia ricca di risorse naturali, tra cui acqua, sale e olio d’oliva, che hanno attratto diverse popolazioni fin dall’antichità.
Durante il periodo faraonico, Siwa divenne un centro di importanza strategica, situato lungo le principali rotte commerciali del deserto del Sahara.
La popolazione originaria era costituita dalla tribù libica degli Ammonii, come documentato dallo storico Erodoto.
L’Oracolo di Amon e Alessandro Magno
Il Tempio dell’Oracolo, costruito durante la XXVI dinastia, rappresentava uno dei centri spirituali più importanti del mondo mediterraneo.
L’Oracolo di Amon acquisì una fama straordinaria per diversi motivi:
- Venne consultato da importanti figure politiche greche come il generale Cimone, lo spartano Lisandro e Alcibiade
- Resistette al tentativo di conquista del re persiano Cambise II, il cui esercito si perse nel deserto
- Raggiunse l’apice della sua influenza con la visita di Alessandro Magno nel 331 a.C., quando l’Oracolo lo proclamò figlio della divinità
L’evoluzione attraverso i secoli
La transizione verso l’era islamica fu graduale e significativa.
Le prove suggeriscono che i Siwani resistettero inizialmente alla conversione all’Islam nel 708, e la popolazione non si convertì completamente fino al XII secolo.
Un manoscritto storico del 1203 documenta la presenza di sole sette famiglie nell’oasi, per un totale di quaranta uomini.
Nel corso dei secoli successivi, l’oasi mantenne la sua identità culturale unica, come testimoniato dallo storico egiziano Al-Maqrizi nel XV secolo, che descrisse la lingua locale come “simile alla lingua degli Zenata”.
Il primo visitatore europeo dall’epoca romana fu l’esploratore inglese William George Browne, che raggiunse l’oasi nel 1792.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, le oasi di Siwa acquisirono nuovamente importanza strategica, diventando teatro di aspre battaglie nel 1942, quando furono occupate dalla 136ª Divisione ‘Giovani Fascisti’ del Regio Esercito fino alla seconda battaglia di El Alamein.
#2.Patrimonio Culturale Berbero
Nelle oasi di Siwa, il patrimonio culturale berbero si manifesta attraverso una ricca tapestry di tradizioni, lingua e architettura che ti sorprenderà ad ogni passo del tuo viaggio.
Lingua e tradizioni Siwi
Quando visiti Siwa, scopri che tutti i suoi abitanti (circa 15.000) sono berberofoni.
Il siwi, il dialetto locale, rappresenta il punto più orientale dove si parla ancora la lingua berbera, un tempo diffusa in tutte le oasi del deserto orientale fino al delta del Nilo.
È interessante notare come anche le tribù arabe nomadi che frequentano l’oasi, come gli Awlad Ali, utilizzano il siwi per comunicare con gli abitanti locali.
Architettura tradizionale
L’architettura di Siwa ti stupirà con le sue tecniche costruttive uniche.
Gli edifici tradizionali sono realizzati utilizzando materiali naturali come:
- Il karshif - un fango essiccato impregnato di sale
- Il legno di palma per l’ordito degli orizzontamenti
- Il legno d’olivo per rinforzare i cantonali
La peculiarità di queste costruzioni risiede nella loro perfetta armonia con l’ambiente circostante, sebbene siano particolarmente vulnerabili all’umidità e alle piogge.
Costumi e vita sociale
La vita sociale a Siwa è caratterizzata da una ricca tradizione artigianale che puoi ammirare attraverso:
- Gioielleria tradizionale in argento e oro
- Tessuti dai colori vivaci con ricami preziosi
- Ceramiche e cestini intrecciati a mano
Gli abiti tradizionali rivestono un’importanza particolare nella cultura locale.
Gli uomini indossano la gallabiya, una lunga veste bianca, mentre le donne sfoggiano abiti dai colori vivaci decorati con intricati ricami.
I gioielli tradizionali, in particolare i braccialetti d’argento e d’oro, sono indossati sia dagli uomini che dalle donne, rappresentando un elemento distintivo della loro identità culturale.
La società di Siwa mantiene ancora oggi una forte struttura tribale, con tradizioni che vengono tramandate di generazione in generazione.
Le donne rivestono un ruolo fondamentale come custodi della cultura locale, preservando tecniche tradizionali di ricamo e motivi decorativi che raccontano storie antiche attraverso simboli e geometrie.
#3.Siti Archeologici Principali
Esplorando i siti archeologici principali delle oasi di Siwa, ti troverai immerso in un museo a cielo aperto che racconta millenni di storia attraverso le sue pietre antiche.
Il Tempio dell’Oracolo
Situato sulla collina di Aghurmi, a circa 4 chilometri dalla città di Siwa, il Tempio dell’Oracolo rappresenta uno dei siti più significativi dell’oasi.
Durante la tua visita, puoi ammirare:
- Le antiche mura del tempio costruito durante la XXVI dinastia
- Il santuario dove i sacerdoti interpretavano i segni divini
- I bassorilievi che narrano storie di dei e uomini
- Il punto panoramico che offre una vista mozzafiato sull’oasi
La Fortezza di Shali
Nel cuore di Siwa, le rovine della Fortezza di Shali del XIII secolo si ergono come testimonianza dell’ingegnosa architettura locale.
Questa fortezza unica fu costruita utilizzando il karshef, una miscela di rocce saline provenienti dai laghi locali e argilla.
La sua storia è segnata da un evento drammatico: nel 1926, una rara ma intensa pioggia causò danni significativi alla struttura, costringendo gli abitanti ad abbandonarla.
Durante la tua esplorazione, noterai l’unica moschea originale sopravvissuta nella rinnovata Shali, insieme a caratteristici negozi di artigianato e tessuti che offrono souvenir unici dell’oasi.
La Montagna dei Morti
La Gebel al-Mawta (Montagna dei Morti) ti stupirà con le sue numerose tombe scavate nella roccia.
Questo sito archeologico, riscoperto casualmente durante la Seconda Guerra Mondiale, conserva sepolture che spaziano dall’epoca faraonica fino al periodo romano.
Le tombe più significative che potrai visitare includono:
- La Tomba di Si Amun, considerata la più bella dell’oasi, con affreschi ben conservati
- La Tomba del Coccodrillo, famosa per i suoi dipinti di creature mitologiche
- La Tomba di Niperbathot, caratterizzata da pitture rosse eccezionalmente preservate
Dalla cima della montagna, potrai godere di una vista panoramica che abbraccia l’intero paesaggio dell’oasi, dalle distese di palme alle saline scintillanti, fino alle maestose dune del deserto.
#4.Arte e Artigianato Locale
L’artigianato nelle oasi di Siwa rappresenta un tesoro di tecniche ancestrali che raccontano storie attraverso ogni punto di ricamo e ogni cesello d’argento.
Quando visiterai questo angolo remoto dell’Egitto, rimarrai affascinato dalla ricchezza delle tradizioni artigianali che si sono preservate nei secoli.
Tecniche tradizionali
Nel cuore dell’artigianato siwano, troverai un’arte del ricamo unica che si distingue per la sua spontaneità tipica delle aree rurali nordafricane.
Le tecniche tradizionali seguono regole precise tramandate da madre in figlia, utilizzando cinque colori fondamentali:
Rosso, arancione, giallo, verde e nero, ciascuno applicato secondo antiche convenzioni
Ogni motivo decorativo racchiude un significato profondo, con simboli che rappresentano pesci, ragni, sole, mani e rami di palma.
Questi elementi non sono disposti casualmente: alcuni sono obbligatori, altri vengono scelti liberamente dalla ricamatrice, creando così pezzi unici ma sempre riconoscibili come autenticamente siwani.
Gioielleria berbera
La gioielleria berbera di Siwa brilla per la sua ricchezza simbolica e la maestria artigianale.
Il pendente Adrim rappresenta il gioiello più prezioso della tradizione locale, tradizionalmente donato alle spose come parte della dote.
Questo talismano, che simboleggia il sole, è considerato un potente amuleto protettivo contro le malattie.
I bracciali in argento siwani sono caratterizzati da motivi elaborati che includono fiori, colombe, pesci, lune e stelle, creando un ricco linguaggio simbolico ereditato dall’antropologia giudaico-araba.
Questi gioielli venivano realizzati da artigiani itineranti che si spostavano tra Tunisia, Tripoli e le oasi di Siwa.
Tessuti e ceramiche
L’arte tessile di Siwa si distingue per la sua vivace spontaneità che la differenzia dagli stili più formali delle città.
I ricami siwani combinano la vivacità berbera con la geometria precisa tipica dei ricami arabi di Egitto e Palestina.
Spesso, i tessuti vengono impreziositi con perline e bottoni di madreperla che riflettono i raggi solari, creando effetti luminosi suggestivi.
La produzione ceramica locale include i caratteristici piatti Tajine, realizzati interamente a mano secondo antiche tecniche nordafricane.
Accanto a questi, trovi anche cestini intrecciati con fronde di palma da dattero, testimonianza della capacità degli artigiani locali di trasformare materiali semplici in oggetti di straordinaria bellezza.
L’artigianato di Siwa non è solo un’attività produttiva, ma un vero e proprio linguaggio culturale che continua a raccontare la storia millenaria dell’oasi attraverso ogni oggetto creato dalle mani esperte dei suoi artigiani.
#5.Festival e Celebrazioni
Se stai pianificando un viaggio nelle oasi di Siwa, il calendario delle festività locali ti offrirà un’opportunità unica di immergerti nella cultura berbera attraverso celebrazioni ancestrali che continuano a vivere con immutato vigore.
Il Festival di Siyaha
Il Festival di Siyaha, noto anche come Festival del Perdono, rappresenta l’evento più significativo del calendario culturale siwano.
Questa celebrazione si svolge durante la luna piena di ottobre, quando migliaia di abitanti si riuniscono sul Monte Dakrur per tre giorni di festeggiamenti.
Durante questo periodo magico, puoi assistere a:
- Banchetti comunitari dopo la preghiera del mezzogiorno
- Centinaia di uomini che formano il tradizionale cerchio dello zikr
- Canti spirituali e danze tradizionali
- Cerimonie di riconciliazione tra gli abitanti
La particolarità di questo festival risiede nella sua capacità di trascendere le divisioni sociali ed economiche: tutti i Siwani, indipendentemente dal loro status, condividono lo stesso pasto in un’atmosfera di fratellanza.
Cerimonie tradizionali
Le cerimonie nuziali di Siwa ti stupiranno con la loro durata eccezionale di sette giorni, celebrate tradizionalmente durante l’inverno quando le temperature sono più miti (circa 25°C).
Queste celebrazioni riflettono la ricchezza delle tradizioni locali, con rituali specifici che coinvolgono l’intera comunità.
Il Moulid di Tagmigra rappresenta un altro momento significativo del calendario festivo.
Questa celebrazione, dedicata allo sceicco patrono Sidi Suleyman, si distingue per la caratteristica danza Zikr eseguita da gruppi di uomini durante il periodo della raccolta del mais.
Eventi culturali moderni
Negli ultimi anni, le celebrazioni tradizionali si sono arricchite di nuovi elementi che testimoniano la vitalità della cultura siwana.
Durante il Festival di Siyaha, puoi ammirare:
- Gli studenti locali che sfilano indossando i costumi tradizionali berberi davanti alla fortezza di Shali.
- Le parate includono spettacolari esibizioni su trampoli ricavati da palme, mentre i giovani siwani indossano gli abiti tradizionali dell’oasi.
Al termine del festival, assisterai a una suggestiva marcia che parte dal Monte Dakrur e termina nella piazza di Sidi Solayman, nel cuore di Siwa.
Questa processione, accompagnata da bandiere verdi e canti spirituali, segna simbolicamente l’inizio di un nuovo anno di pace e riconciliazione nella comunità.
I bambini partecipano attivamente alle celebrazioni accendendo torce tradizionali e scambiandosi dolciumi, mantenendo viva una tradizione che si tramanda da generazioni.
Questa partecipazione dei più giovani assicura la continuità delle tradizioni culturali dell’oasi, creando un ponte tra passato e presente.
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